sabato 1 ottobre 2011

Il quartiere dice no ai parcheggi


Piazzale Lavater. Continua la mobilitazione dei cittadini contro la realizzazione di 472 box dislocati su 5 livelli

Il quartiere dice no ai parcheggi
Una storia lunga e travagliata, quella del parcheggio di Piazzale Lavater, piccola piazzetta liberty alle spalle di Porta Venezia, dove il Piano Parcheggi del 2000 ha previsto la costruzione di un'autorimessa sotterranea. Il progetto, presentato dalla ditta Com.Er nel 2004, prevedeva la costruzione di 472 box dislocati su cinque livelli, e l'opera venne dichiarata “di pubblica utilità” nel 2005 dal Commissario straordinario al traffico Gabriele Albertini. Una decisione che non lasciò indifferenti i residenti della zona che da allora, nel giro di pochi mesi, costituirono il “Comitato per la difesa di piazzale Lavater”, dando vita ad una delle più lunghe battaglie civiche della nostra città.
L'oggetto da difendere non è solo la piccola piazza dove si affacciano una scuola elementare e molti negozi, ma anche le 24 piante secolari che vi crescono e che, con gli scavi, rischierebbero di essere sradicate. Nel 2005 il Comitato presenta un ricorso al Tar della Lombardia, chiedendo il riesame del progetto; lo stesso sindaco Moratti, eletto nel 2006, chiede di poter riesaminare 26 parcheggi cittadini, compreso quello di Lavater, visto il parere negativo degli enti di tutela e tenendo conto di un'indagine del settore mobilità sull'effettiva utilità di posteggi nella zona. Nonostante le petizioni, le decine di lenzuola appese alle finestre, le assemblee pubbliche, il percorso per la costruzione del parcheggio da 13 milioni di euro viene sbloccato dal ricorso al Tar della ditta costruttrice, che chiede al Comune di esprimersi in modo definitivo sulla questione, anche a seguito delle integrazioni proposte. Nulla di fatto. A luglio del 2010 il proponente Com.er denuncia per inadempienza nel chiudere il procedimento il Comune. Gli anni passano, ma quella per Piazzale Lavater è una battaglia ancora in corso. 
La Com.er è stata messa in liquidazione e i tre ricorsi del Comitato sono stati separatamente discussi dal Tar del Lazio, dove quello lombardo ha trasferito la pratica, sulla base delle impugnazioni effettuate dal Comitato. L'assessore ai Lavori Pubblici Lucia Castellano ha deciso di avviare una fase di valutazione del progetto e di procedere senza fare scelte affrettate, valutando i costi da sostenere in caso di revoca della concessione ed evitando al comune una costosa battaglia legale con il costruttore ed inevitabili ricorsi. Nella seduta dell'8 settembre in Consiglio di Zona 3 è stata presentata una mozione per la salvezza di Piazza Lavater.  «La scelta della nuova maggioranza in Consiglio di Zona è un primo passo importante: il pallino ora è nelle mani della Giunta, dato che in campagna elettorale si sono spese parole importanti contro questo progetto vergognoso» afferma Massimo Scarinzi, consigliere di zona. 
 Silvia Morosi

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