sabato 8 ottobre 2011

Rubattino, un quartiere senza servizi

Riqualificazione urbana. Il progetto per quest’area della periferia est, approvato nel 1997, è ancora in alto mare

Rubattino, un quartiere senza servizi
Per il giovane quartiere Rubattino, nato alla periferia est di Milano sulle ceneri delle grandi aree industriali della Innocenti e della Innse, il progetto di riqualificazione è scritto dal dicembre del 1994. In questo quartiere ha visto la luce la Lambretta e oggi, ci abitano più di 3000 persone, tra gli storici residenti e le tante giovani famiglie che hanno scelto questo quartiere per vivere. Per loro però il progetto di riqualificazione è  rimasto in gran parte sulla carta ed è lontano dall'essere concluso.
E i disagi per i lavori lasciati a metà si fanno sentire quotidianamente. Il Programma di riqualificazione urbana (Pru) è stato approvato dalla Giunta comunale di Milano il 31 dicembre 1997 e sottoscritto dal Comune, dalla Regione e dal Ministero ai Lavori Pubblici nel 1998. Prevedeva l'intervento da parte del gruppo immobiliare Aedes su una superficie di 504.469 mq con la costruzione in dieci anni di un mix funzionale di residenze libere, convenzionate e sovvenzionate, strutture commerciali, direzionali e sportive, luoghi ricreativi e culturali, infrastrutture, oltre alla realizzazione di un grande parco urbano. La prima fase del progetto doveva concludersi nel 2004, e ancora oggi non è completata, prevedeva la costruzione di quasi tutti gli edifici residenziali e commerciali a ovest della tangenziale; la seconda fase, non ancora avviata,  prevedeva la realizzazione di altri edifici residenziali, produttivi, direzionali e di servizi, nonché il completamento del grande parco urbano, a est della tangenziale. Tra gli impegni della prima fase ancora oggi inattuati vi è ad esempio la costruzione di un nuovo complesso scolastico. Chiusa nel 2005 per lavori di ristrutturazione, la vecchia scuola avrebbe dovuto essere riconsegnata ai bambini del quartiere, nel frattempo trasferiti in altre sedi, nel 2007.
Ma come spesso accade in queste situazioni, il cantiere incontra una serie di difficoltà che portano nel 2008 alla rescissione del contratto da parte del Comune. Con la presentazione di un nuovo progetto approvato dalla Giunta con scadenza settembre 2010 si provvede alla demolizione del vecchio edificio: l'adeguamento ad alcune nuove normative tecniche comporta un ulteriore costo di 4.300.000 euro, e ad oggi il progetto della scuola non ancora è stato portato a termine. Ritardi simili si registrano anche per il completamento della viabilità interna ed esterna all'area, i servizi di pubblica utilità come la farmacia, le attrezzature sportive per bambini e ragazzi - dato che solo un piccolo parco giochi ha trovato spazio sotto la tangenziale -, i luoghi di aggregazione e le barriere insonorizzanti data la vicinanza con la tangenziale. I parcheggi previsti dal progetto sono ormai sottodimensionati e danno luogo al “parcheggio selvaggio” in ogni punto del quartiere, l'illuminazione è scarsa, negli ex capannoni industriali è presente amianto non ancora bonificato, i contenitori per la raccolta dei rifiuti sono pochi.  La nuova amministrazione ha annunciato di voler incontrare i cittadini entro fine mese e sta agendo con i costruttori per assicurarsi che i servizi previsti sulla carta da anni siano al più presto realizzati.
 Silvia Morosi

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