sabato 8 ottobre 2011

Transenne ma nessun operaio: cantiere fantasma da due anni

Piazza Bernini. A pochi passi dalla fermata metro Piola dovrebbe sorgere un’area di sosta interrata

Transenne ma nessun operaio: cantiere fantasma da due anni
Vecchia storia, anche quella del parcheggio di piazza Bernini, a pochi passi dalla metropolitana di Piola. Il progetto prevede la costruzione di un parcheggio interrato, su tre piani, per un totale di 243 posti.  I lavori, che nell’ipotesi iniziale dovevano concludersi nel giro di 24 mesi, non sono realmente mai iniziati e l’unico intervento messo a punto è stato il taglio dei sei grandi alberi che sorgevano sulla piazza, inserita nel piano urbano parcheggi nel 1985.  Il vincolo di tutela paesaggistica posto dalla Regione sulla piazza nel 1991 non ferma la Giunta Albertini che, come in molti altri casi, sblocca la situazione e affida alla cooperativa Città Studi Nuova e alla So.In.So il cantiere. Nemmeno il parere contrario dei vigili del fuoco nel 2005, a causa della mancanza di un sistema di aerazione naturale previsto per legge, ferma la Cooperativa che decide di rivedere il progetto e di sottoporlo nel 2006 al nuovo vaglio dei vigili del fuoco.  I lavori sono pronti a partire, ma qualcuno si dimentica di inviare il nuovo progetto al Comune. Nell’ottobre del 2007 partono i lavori che durano solo tre settimane, il tempo necessario per iniziare la vendita dei box. Nel 2009, dopo anni di immobilismo, la svolta.  
La procura sequestra i cantieri: i documenti per ottenere il via libera dei vigili del fuoco sembra siano stati falsificati, ma i sigilli in venti giorni vengono tolti perché non esistono motivazioni tali da impedire la prosecuzione dei lavori.  La cooperativa decide di fermare i lavori per rivedere il piano sicurezza, e qui anche la storia del parcheggio sembra per ora concludersi.  Passano gli anni, ma nessuno riesce a ipotizzare una soluzione: costruendo l’impianto di aerazione naturale prescritto dalla legge, ci sarebbero talmente tante griglie in superficie da stravolgere l’aspetto della piazza, il cui vincolo ambientale verrebbe violato. La piazza resta così da anni un cantiere: i ristoranti si sono adattati a disporre i tavolini dietro le transenne e l’area recintata al centro è diventata per molti padroni di cani una sorta di area per i bisogni dei loro amici a quattro zampe.
 
S.M.

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